Cerchi qualcosa di veramente speciale, per dare un tocco di originalità alla tua casa? Allora questa è la guida giusta per te. Imparerai a coltivare una bellissima pianta esotica, che inserita nel tuo giardino o dentro casa tua porterà quel tocco di originalità che mancava.
La palmetta del madagascar che in realtà si chiama pachypodium lamerei nel suo habitat naturale è un albero che possiede un tronco alto diversi metri di altezza, spesso ed estremamente spinoso. Coltivata in casa mantiene le sue caratteristiche ma non supera il metro di altezza. Il tronco spinoso è contornato di lunghe foglie verniciate, di un bel verde intenso, che cadono quando la pianta entra in fase di riposo vegetativo. Adesso che conosci un pò meglio questa pianta ti spiegherò come coltivarla al meglio.
Come prima cosa dovrai scegliere una posizione in cui sistemare la tua pianta, in modo che tutte le esigenze della pianta stessa vengano soddisfatte. Per la tua pianta dovrai trovare un posto luminoso e caldo, meglio se in pieno sole; in inverno preferisce una temperatura un pochino più fresca intorno ai 15 o 18 gradi.
Per curare bene la tua pianta dovrai bagnarla con parsimonia. In estate dovrai fare asciugare il terreno in profondità prima di un nuovo apporto d’acqua, una volta al mese dovrai aggiungere pure del fertilizzante per cactacee. In inverno annaffiala poco, e se la temperatura è troppo bassa quasi niente perché la pianta è molto sensibile ai marciumi. Quando inizieranno a cadere le foglie significa che è iniziato il suo periodo vegetativo e quindi non dovrai più annaffiarla, fino alla rinascita delle foglie, che di solito avvine dopo due o tre mesi.
Se vuoi conservare a lungo questa pianta dovrai rispettare i suoi ritmi di crescita. Evita sempre le correnti d’aria fredda e gli eccessi di umidità. Se necessario, rinvasala utilizzando del terriccio specifico per cactacee. Stai molto attento a posizionare la pianta fuori dalla portata dei bambini per via della sua linfa tossica e delle tante spine del tronco che possono essere pericolose.