Ogni montagna dalla base alla cima può essere suddivisa in base ai piani altitudinali, che segnano il graduale variare del paesaggio e della vegetazione, in un affascinante susseguirsi di scorci sempre diversi.
Andando in montagna si nota facilmente il cambiamento del paesaggio e della vegetazione salendo di quota per l’altitudine che influisce sulla temperatura e sull’umidità dell’aria, e per esposizione che ha il versante della montagna. Infatti, a pari quota i versanti nord delle montagne presentano un paesaggio e una vegetazione diversa da quelli esposti a sud, in quanto questi ultimi hanno più sole tutto l’anno.
I piani altitudinali si susseguono gradualmente con delle zone di transizione più o meno ampie, così da rendere impossibile individuare una linea netta di demarcazione tra i vari piani altitudinali.
Nelle Alpi è possibile distinguere cinque piani altitudinali, ognuno con le sue peculiarità
Piano collinare: dal bassopiano fino a circa 600-700 mt e si caratterizza per i boschi misti di latifoglie (carpino, acacia, quercia, castagno e nocciolo) e per i boschi di pino silvestre. Qui sono molto diffusi i frutteti ed i vigneti ed il periodo vegetativo è maggiore di 250 giorni.
Piano montano: parte dal piano collinare ed il limite superiore varia molto in base alla latitudine dai 1200 mt nelle Alpi Settentrionali ai 1800 mt delle Alpi Meridionali. Nelle montagne umide ed esposte a sud questa fascia è caratterizzata dal faggio, mentre nelle zone più secche è diffuso l’abete bianco ed il periodo vegetativo supera i 200 giorni.
Piano subalpino: dal Piano Alpino si sviluppa fino a una quota di 1900 – 2400 mt, che varia in base all’esposizione al sole dei pendii. Qui dominano i boschi di conifere naturali, l’abete rosso, il larice e il pino cembro che resistono a temperature molto basse e anche al gelo durante il periodo vegetativo. Ci sono molti giorni di vento forte, la neve è presente almeno per sei mesi all’anno ed il periodo vegetativo è di circa 150 giorni.
Piano alpino: il suo limite superiore è a circa 2800-3000 metri e si caratterizza da un periodo vegetativo estremamente breve, inferiore a 100 giorni. A queste quote l’irradiazione solare è più intensa in quanto l’aria risulta essere più secca per il vento che soffia spesso violentamente. Tra le poche piante che resistono a queste altitudini abbiamo arbusti nani e pino mugo.
Piano nivale: dai 3000 mt si sviluppa fino alla vetta; qui la neve è presente circa 10 mesi all’anno. Qui prevalgono i muschi e licheni in quanto solo qualche piccolissima pianta è capace di resistere a condizioni così proibitive.
Durante le escursioni in montagna è affascinante osservare i mutamenti della vegetazione all’aumentare dell’altitudine, con un’osservazione attenta e profonda è possibile distinguere due piani altitudinali contigui con le loro sottili differenze.