Presente fin dai tempi del medioevo, la pittura a china ha trovato largo uso nella storia dell’arte. Inizialmente i disegni erano effettuati su pergamene di vario genere e tipo utilizzando una sottile penna d’oca.
Nel periodo rinascimentale cominciarono le prime sperimentazioni, mischiando tecniche e tipologie di pittura che hanno reso la pittura a china la metodologia che conosciamo oggi.
Picasso, Mascin e Gaudier-Brzeska sono solo alcuni degli artisti che hanno fatto largo uso di questa tipologia di pittura.
Le chine sono ancora oggi largamente utilizzate sia nell’arte classica che nei fumetti, ed è considerato un tipo di tecnica fondamentale per qualsiasi tipologia di artista.
Peculiarità e consigli:
L’inchiostro di china tende ad asciugarsi ad elevatissima velocità, ed è perfettamente solubile in acqua (ma attenzione a non diluirlo troppo!).
La china e’ normalmente conservata in boccette di vario colore, che variano in quanto a contenuto e qualità. E’ bene sapere fin dal principio che chine di bassa qualità devono essere utilizzate solo ed esclusivamente per la pratica, poiché il risultato finale dipenderà moltissimo dalla qualità del prodotto che abbiamo utilizzato.
Quando si utilizza la pittura a china è bene utilizzare quantità molto piccole di colore, stemperando con cautela il pennello, altrimenti si rischia di rovinare l’intera opera. E’ consigliabile inoltre lavorare su superfici leggermente inclinate, permettendo così all’inchiostro di depositarsi verso il basso in maniera naturale.
Il metodo di applicazione tradizionale consiste nel disegnare con la penna, stendendo lavature lievi e chiare d’inchiostro o di acquerello. Tuttavia, facendo congiungere in maniera omogenea tratto e tono noterete che si possono ottenere opere migliori.
Sperimentando molti pennelli o tipologie di chine è possibile capire quale sia lo stile più adatto a voi, esercitandosi al contempo nel movimento con penna o pennello, imparando col tempo a dare un flusso armonico e costante.
Se si decide di utilizzare un classico pennino per la pittura a china è bene sapere che la quantità di inchiostro da utilizzare non deve mai cambiare. Poiché quantità diverse d’inchiostro tendono a rovinare l’armonia dell’opera e il flusso della linea.